giovedì 13 febbraio 2014

Ricostruire il Paese: noi siamo per...

 
 
>> Un profondo rinnovamento della politica, una nuova classe dirigente concreta e pragmatica, capace di superare le contrapposizioni ideologiche.
  • >> Una nuova legge elettorale, che consenta ai cittadini, con le preferenze, di scegliere direttamente le persone da eleggere e con un premio di maggioranza che assicuri stabilità governativa.
  • >> Una riforma della costituzione, per renderla più moderna e meno “ingessata”, con abolizione del senato attuale (trasformato in Camera delle Regioni), più poteri al Premier e alle Regioni.
  • >> Rilanciare l’economia, lasciando più risorse alle famiglie, per favorire i consumi e la crescita, abbassando la pressione fiscale con la riduzione della spesa pubblica.
  • >> Creare nuova occupazione, anche attraverso sgravi fiscali per le nuove assunzioni e agevolazioni per le nuove imprese nei primi 5 anni.
  • >> Essere protagonisti in Europa, senza subire passivamente le scelte di altri paesi.
  • >> La riduzione della spesa pubblica, attraverso la diminuzione della spesa dello Stato centrale, tagli drastici agli sprechi, l’introduzione dei costi standard e del federalismo fiscale e amministrativo, con spesa per le Regioni e gli Enti locali correlata al numero di abitanti.
  • >> Lo snellimento della burocrazia per le famiglie e per le imprese: il sistema autorizzativo deve essere fondato sulle autocertificazioni e sulla responsabilità diretta dei richiedenti; ridurre le materie di competenza dello Stato trasferendo più poteri a Regioni e Comuni per ridurre drasticamente i tempi di attesa.
  • >> Favorire i grandi investimenti infrastrutturali e le opere pubbliche, specialmente per trasporti e vie di comunicazione.
  • >> L’inserimento del quoziente familiare sia per la tassazione nazionale che per quella locale.
  • >> Rinnovare il modello d’istruzione italiano, rendendo più moderno l’assetto della formazione.
  • >> Garantire un sistema pensionistico equo e sostenibile in futuro, rivedendo la “Legge Fornero” e favorendo la possibilità di pensioni integrative attraverso detassazioni in busta paga.
  • >> Rivedere il sistema dei sussidi, orientandoli verso la produttività e l’occupazione.
  • >> Una giustizia che garantisca la certezza della pena, che accorci la durata dei processi civili e penali e riduca i formalismi procedurali.
  • >> Il diritto all’integrazione degli immigrati regolari strettamente legato al pieno rispetto della legalità, come accade in altri paesi europei, e prevedendo la possibilità di allontanare dal nostro territorio anche i cittadini comunitari responsabili di reati che creano allarme sociale.

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