venerdì 14 marzo 2014

"Le iene su Verona" di Piero Puschiavo

 
Di fronte all’accanimento mediatico scatenatosi nei confronti del Sindaco di Verona Flavio Tosi, è opportuno porre in evidenza delle considerazioni che meritano maggior attenzione.
Ritengo personalmente che non esista un “sistema Verona” ma un “sistema contro Verona”,’ e non da oggi, per chi ha buona memoria; la città scaligera infatti rimane un rarissimo esempio di amministrazione a conduzione centrodestra, di conseguenza un facile bersaglio per la maggior parte della canea giornalaia di matrice sinistroide.

Si può condannare l’operato di un Sindaco esclusivamente se supportati da elementi concreti, certi, provati; le recenti vicende giudiziarie di alcuni suoi collaboratori “indagati ad orologeria”, con un’azione trasversale che danno chiara l’ideadi mirare a screditare il largo consenso popolare di Flavio Tosi a fronte alla volontà dello stesso di proiettarsi politicamente a livello nazionale.
Gli attacchi a 360° sono non a caso scattati immediatamente dopo la presentazione ufficiale della Fondazione da lui presieduta, Ricostruiamo il Paese, svoltasi lo scorso 6 ottobre davanti ad uno stracolmo Palabam nella città di Mantova.
Poco importa se viene scoperchiato il bubbone dello sperpero dei soldi pubblici finalizzato a costruire false accuse contro Tosi da parte di Tele Kabul- Rai 3, attraverso la trasmissione Report, condotta da quella Gabanelli che qualcuno voleva candidare a Presidente della Repubblica.
Finalmente abbiamo compreso come opera la trasmissione d'inchiesta, osannata da molti, nella ricerca degli elementi di artificiosi scoop, senza minimamente pensare che da quella rete, strapiena di tessere che vanno dal Partito Democratico a Sinistra Ecologia e Libertà, a Rifondazione Comunista...Evidentemente, meglio abbaiare contro il Sindaco di Verona che ribellarsi al vergognoso Canone Rai.
Lo si accusa di aver nominato vice-sindaco, oggi ex, Vito Giacino, quale “amichetto del quartiere”, ignorando totalmente le tante migliaia di preferenza espresse da altrettanti cittadini veronesi nei confronti dello stesso. Tutti complici? Tutti collusi? Tutti terminali del malaffare?
Certo, questo non scagiona l’ex vice-Sindaco o altri eventuali figure dell’amministrazione di fronte a responsabilità di rilevanza civile o penale, che vanno però accertate e giudicate secondo quando previsto dai nostri codici in materia, e non per via mediatica o secondo convenienze politiche.

Tra le tante, si accusa Tosi di essere espressione dei poteri forti, ma questa tesi stenta a reggere di fronte all’atteggiamento tutt’altro che indulgente dei maggiori quotidiani locali che non perdono occasione per lanciare palate di fango verso palazzo Barbieri e il suo massimo rappresentante.
E non regge nemmeno di fronte all’accanimento di certa Procura.
Lo si accusa poi di essere “colluso con l’andrangheta” in base alla partecipazione (a quanto pare di capire) ad un’assemblea pubblica a Crotone; episodio questo che per una irricevibile equazione porterebbe a dipingerebbe i cittadini della città calabrese come potenziali malavitosi.
Nessuna considerazione positiva sullo stato di ottima salute di cui gode la città di Verona, sia per il decoro urbano che per servizi e per sicurezza, mentre altre città, se messe a confronto su questi piani, rappresentano veri e propri immondezzai a cielo aperto, lasciati in balia di orde di extracomunitari senza arte né parte che bivaccano nelle strade e nelle piazze, dediti a qualsivoglia attività criminosa.
Il buon funzionamento del settore turistico, dei musei, delle attività culturali, della raccolta dei rifiuti, della cura del verde, del controllo delle tariffe sui servizi e la “messa alla porta” di Equitalia…tutti aspetti trascurati e trascurabili.
Sembra non importare a nessuno che, a fronte delle crescenti difficoltà in cui si trovano ad operare gli enti locali, “grazie” ai tagli, allo scaricabarile e ai continui salassi operati dal governo centrale di turno, il Comune di Verona (che non godrà mai di decreti “salva Roma”!!!) stia facendo salti mortali e mezzi miracoli per far quadrare bilanci…
Innanzi a questi attacchi serrati, ritengo sia ora più opportuno che mai fare quadrato intorno a Flavio Tosi, sia in qualità di Sindaco di Verona (unitamente alla maggior parte della sua amministrazione, proprio per l’impegno profuso da tanti suoi collaboratori seri ed onesti), sia in qualità di esponente politico oggi lanciato verso una battaglia su scala nazionale per rivendicare il ritorno della buona politica e del buon governo in contrapposizione al qualunquismo dell’antipolitica.
Verona, una città che, in paragone ad altre troppo sciagurate e disastrate amministrazioni venete (e non solo), dovrebbe essere difesa da chi dice di volerne il bene, è invece sotto attacco delle iene che sentono odor di sangue; iene pronte ad avvallare qualsiasi idiozia e pettegolezzo, accusa o mistificazione, pur di affossare un concorrente politico altrimenti difficile da battere sul versante del consenso, senza il concorso di poteri esterni alla politica, che in base alle convenienze del momento si possono chiamare “forti” o meno.
 
PIERO PUSCHIAVO
Presidente di Progetto Nazionale
 
 
 

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