SIAMO SICURI DI
POTER ESERCITARE IL NOSTRO LIBERO ARBITRIO O LE NOSTRE SCELTE VENGONO
INDIRIZZATE,PERSINO NELL'ARTE?
"ALEX"
Questo è
sicuramente il principale interrogativo che ci si pone ,leggendo
l'interessantissimo libro di Frances Stone Saunders " Gli intellettuali e
la Cia",pubblicato da Fazi Editore,opera definita dal Wall Street Journal
"un contributo di enorme importanza alla comprensione della storia del
secondo dopoguerra".
L'interrogativo
coinvolge quindi anche il mondo dell'arte.
Truman sosteneva
che " i maestri olandesi fanno apparire i moderni per quello che
sono,imbrattatele e guastamestieri".
Dopo la II°
Guerra,a Washington si resero conto che la supremazia artistica e culturale
europea era schiacciante,come poterla quindi contrastare? Decisero così che l'espressionismo astratto
sarebbe diventato il veicolo delle nuove responsabilità imperiali. In
particolare Jackson Pollock fu scelto come rappresentante principale di questa
nuova rivelazione nazionale. Nato in un ranch del Wyoming,dove si allevavano
pecore,era l'incarnazione della virilità,un vero cow boy. Sviluppò una tecnica
chiamata " action painting",che consisteva nel distendere grandi tele
sul terreno e nel farvi gocciolare sopra i colori.
L'America era
ormai diventata il centro del mondo dal punto di vista politico e finanziario e
ne sarebbe dovuta diventare anche il centro culturale. Ecco quindi scendere in
campo la Cia che,per perseguire i suoi obbiettivi,si rivolse al privato,ovvero
al Moma ( Museum of Modern Art di New York,fondato nel 1929 da Abby Caldrich
Rockfeller,madre di Nelson Rockfeller,che,fra l'altro,durante la II° Guerra
Mondiale,guidò la Cia in America Latina). Del resto i Rockfeller si dedicarano
all'arte per far dimenticare la terribile repressione del 1914,finita nel
sangue,con decine di morti fra i quali donne e bambini,dei minatori delle loro
miniere di carbone di Ludlow,Montagne Rocciose,fra le vittime molti immigrati
italiani.
Nel tempo Nelson
Rockfeller riempì le sedi della sua Chase Manhattan Bank con più di mille opere
d'arte contemporanea e d'avanguardia.
Fin dal 1941,il MOMA aveva acquistato opere di Gorky,Calder,Frank
Stella,Pollock,Stuart Davis,Adolph Gottlieb...etc..,in più nel 1944 vendette
opere del XIX° secolo per acquistare opere del XX° secolo.
Il MOMA fu quindi
collegato al programma governativo americano di guerra culturale segreta? Eva Cockfrot nel 1974 scrisse un articolo
per " Artforum" intitolato " Espressionismo astratto : arma
della guerra fredda",nel quale l'autrice sostenne che in termini di
propaganda culturale gli obbiettivi dell'apparato culturale della Cia ed i
programmi internazionali del MOMA si sostennero reciprocamente. La Stone Saunders scrive che,se si scorrono i
nomi dei membri dei vari comitati del MOMA,si scopre una proliferazione di
collegamenti con la CIA.
Eisenhower,diversamente
da Truman,riconobbe il valore dll'Arte Moderna come " pilastro della
libertà" e l'Arte Astratta come " sinonimo di democrazia".
Vi fu quindi una
stretta collaborazione fra il MOMA ed il Congresso Per La Libertà Della
Cultura,organizzato dall'agente CIA,Michael Josselson fra il 1950 ed il 1967.
Nel Comitato Per Le Arti del Congresso sedevano i direttori dei principali
musei europei,del resto la propaganda culturale era proprio rivolta all'Europa
Occidentale,per influenzarne anche i gusti estetici.
Tutto ciò
inserito in un ampio programma di guerra psicologica,nome in codice "
PACKET",per la conquista delle menti e della volontà degli uomini,per
poter vincere la III° Guerra Mondiale,senza combatterla. in sostanza gli
strateghi del piano " Packet " hanno prodotto,nei laboratori della
guerra psicologica,le idee che dovevamo professare e persino le emozioni che
dovevamo sentire. Poi le hanno diffuse attraverso il cinema,la letteratura,la
pittura,la musica,i giornali,la televisione e l'arte. In sostanza ci hanno
messo in testa delle idee che condividiamo o dovremmo condividere!!!
Un vero e proprio
TOTALITARISMO DEMOCRATICO,cercando di non far mai apparire che si trattava di
PROPAGANDA !!!
Concludendo...i
gesuiti...tramano ad majorem Dei gloria,gli artisti diventano propagandisti di
trame con mire imperiali...il genio ne esce malconcio,di autentico c'è
pochino,ma la verità rende liberi!
P.S. Comunque
anche negli Usa vi era chi pensava diversamente. Ad es. George Dondero,un
repubblicano del Missouri,che dichiarò che " tutta l'arte moderna è
comunista"..." il cubismo mira a distruggere con un disordine
calcolato ,il futurismo mira a distruggere con il mito della macchina,il
dadaismo vuole distruggere con il ridicolo,l'espressionismo...scimmiottando il
primitivo e lo psicotico,l'astrattismo pretende di distruggere attraverso la
confusione mentale,il surrealismo vuole distruggere con la negazione della
ragione".
Invece Abby
Aldrich Rockfeller sosteneva : " i rossi smetterebbero di essere rossi se
valorizzassimo e riconoscessimo i loro meriti artistici".
In tutto ciò,nel
1960 Mark Rothko si suicidò;alcuni suoi amici ritennero si fosse ucciso,perchè
non riusciva a sostenere la contraddizione di essere stato inondato di
ricompense materiali per opere che " urlavano la loro opposizione al
materialismo borghese"!
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