lunedì 19 gennaio 2015

Arte, politica e manipolazione...


 
SIAMO SICURI DI POTER ESERCITARE IL NOSTRO LIBERO ARBITRIO O LE NOSTRE SCELTE VENGONO INDIRIZZATE,PERSINO NELL'ARTE?
"ALEX"

Questo è sicuramente il principale interrogativo che ci si pone ,leggendo l'interessantissimo libro di Frances Stone Saunders " Gli intellettuali e la Cia",pubblicato da Fazi Editore,opera definita dal Wall Street Journal "un contributo di enorme importanza alla comprensione della storia del secondo dopoguerra".

L'interrogativo coinvolge quindi anche il mondo dell'arte.

Truman sosteneva che " i maestri olandesi fanno apparire i moderni per quello che sono,imbrattatele e guastamestieri".

Dopo la II° Guerra,a Washington si resero conto che la supremazia artistica e culturale europea era schiacciante,come poterla quindi contrastare?  Decisero così che l'espressionismo astratto sarebbe diventato il veicolo delle nuove responsabilità imperiali. In particolare Jackson Pollock fu scelto come rappresentante principale di questa nuova rivelazione nazionale. Nato in un ranch del Wyoming,dove si allevavano pecore,era l'incarnazione della virilità,un vero cow boy. Sviluppò una tecnica chiamata " action painting",che consisteva nel distendere grandi tele sul terreno e nel farvi gocciolare sopra i colori.

L'America era ormai diventata il centro del mondo dal punto di vista politico e finanziario e ne sarebbe dovuta diventare anche il centro culturale. Ecco quindi scendere in campo la Cia che,per perseguire i suoi obbiettivi,si rivolse al privato,ovvero al Moma ( Museum of Modern Art di New York,fondato nel 1929 da Abby Caldrich Rockfeller,madre di Nelson Rockfeller,che,fra l'altro,durante la II° Guerra Mondiale,guidò la Cia in America Latina). Del resto i Rockfeller si dedicarano all'arte per far dimenticare la terribile repressione del 1914,finita nel sangue,con decine di morti fra i quali donne e bambini,dei minatori delle loro miniere di carbone di Ludlow,Montagne Rocciose,fra le vittime molti immigrati italiani.

Nel tempo Nelson Rockfeller riempì le sedi della sua Chase Manhattan Bank con più di mille opere d'arte contemporanea e d'avanguardia.  Fin dal 1941,il MOMA aveva acquistato opere di Gorky,Calder,Frank Stella,Pollock,Stuart Davis,Adolph Gottlieb...etc..,in più nel 1944 vendette opere del XIX° secolo per acquistare opere del XX° secolo.

Il MOMA fu quindi collegato al programma governativo americano di guerra culturale segreta?   Eva Cockfrot nel 1974 scrisse un articolo per " Artforum" intitolato " Espressionismo astratto : arma della guerra fredda",nel quale l'autrice sostenne che in termini di propaganda culturale gli obbiettivi dell'apparato culturale della Cia ed i programmi internazionali del MOMA si sostennero reciprocamente.  La Stone Saunders scrive che,se si scorrono i nomi dei membri dei vari comitati del MOMA,si scopre una proliferazione di collegamenti con la CIA.

Eisenhower,diversamente da Truman,riconobbe il valore dll'Arte Moderna come " pilastro della libertà" e l'Arte Astratta come " sinonimo di democrazia".

Vi fu quindi una stretta collaborazione fra il MOMA ed il Congresso Per La Libertà Della Cultura,organizzato dall'agente CIA,Michael Josselson fra il 1950 ed il 1967. Nel Comitato Per Le Arti del Congresso sedevano i direttori dei principali musei europei,del resto la propaganda culturale era proprio rivolta all'Europa Occidentale,per influenzarne anche i gusti estetici.

Tutto ciò inserito in un ampio programma di guerra psicologica,nome in codice " PACKET",per la conquista delle menti e della volontà degli uomini,per poter vincere la III° Guerra Mondiale,senza combatterla. in sostanza gli strateghi del piano " Packet " hanno prodotto,nei laboratori della guerra psicologica,le idee che dovevamo professare e persino le emozioni che dovevamo sentire. Poi le hanno diffuse attraverso il cinema,la letteratura,la pittura,la musica,i giornali,la televisione e l'arte. In sostanza ci hanno messo in testa delle idee che condividiamo o dovremmo condividere!!!

Un vero e proprio TOTALITARISMO DEMOCRATICO,cercando di non far mai apparire che si trattava di PROPAGANDA !!!

Concludendo...i gesuiti...tramano ad majorem Dei gloria,gli artisti diventano propagandisti di trame con mire imperiali...il genio ne esce malconcio,di autentico c'è pochino,ma la verità rende liberi!

P.S. Comunque anche negli Usa vi era chi pensava diversamente. Ad es. George Dondero,un repubblicano del Missouri,che dichiarò che " tutta l'arte moderna è comunista"..." il cubismo mira a distruggere con un disordine calcolato ,il futurismo mira a distruggere con il mito della macchina,il dadaismo vuole distruggere con il ridicolo,l'espressionismo...scimmiottando il primitivo e lo psicotico,l'astrattismo pretende di distruggere attraverso la confusione mentale,il surrealismo vuole distruggere con la negazione della ragione".

Invece Abby Aldrich Rockfeller sosteneva : " i rossi smetterebbero di essere rossi se valorizzassimo e riconoscessimo i loro meriti artistici".

In tutto ciò,nel 1960 Mark Rothko si suicidò;alcuni suoi amici ritennero si fosse ucciso,perchè non riusciva a sostenere la contraddizione di essere stato inondato di ricompense materiali per opere che " urlavano la loro opposizione al materialismo borghese"!                                                                         

 

 

 

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